Il viaggio di andata verso il posto di lavoro. Cosa passa nella testa di un quarantenne con un'eta cerebrale in corsa verso la gioventu, mentre attraversa la citta per dirigersi in ufficio? I ricordi, gli amici, la passione per il Toro e la musica irlandese dei Pogues si alternano al bailamme confuso del formicaio impazzito.

Struttura originale che unisce generi diversi e li trasforma in una sola ed unica entità. Spaziando dalla poesia alla narrativa (anche con una favola), dal giornalismo alla filosofia (e alla religione), la scrittrice vuole far divertire, immaginare, imparare e, soprattutto, riflettere. Riflettere sul mondo, le persone, l'amore, la vita... I generi letterari sono semplicemente diversi punti di vista attraverso i quali noi riusciamo a conoscerci e a conoscere sempre di più la Realtà. Il filo conduttore di questa originale opera è appunto il bisogno di conoscenza (di equilibrio, di crescere felici) di ciascuno di noi. Filo conduttore strettamente legato al protagonista del libro: l'Amore Vero per la Realtà.

John Donne, uno dei massimi poeti inglesi, visse tra la seconda metà del XVI secolo e la prima metà del XVII secolo: epoca di grandi fermenti e di intensi scambi. È un poeta che esprime, meglio di tanti altri, le tensioni della sua età e l’esigenza di allungare lo sguardo sulla vita, la cultura e la letteratura del Continente europeo, in particolare, dell’Italia, della Francia e della Spagna, paesi visitati dal poeta. John Donne, che non aveva reciso del tutto le radici medioevali, avvertì, inevitabilmente, gli effetti dell’impatto col pensiero scientifico e critico della nuova cultura rinascimentale, profondamente segnata dal naturalismo telesiano, dal De Revolutionibus Orbium coelestium (1543), in cui Niccolò Copernico propone il sistema eliocentrico, in opposizione a quello geocentrico di Tolomeo e, nel campo della ricerca filosofica, dall’empirismo, teorizzato da Francis Bacon nel suo Novum Organum del 1621, che afferma l’importanza, ai fini della conoscenza, della percezione sensoriale, vagliate dalla critica dell’intelletto. Punto terminale di tale processo è il razionalismo di Descartes (XVII secolo), che afferma la funzione del pensiero come attività. zIl XVII secolo, in cui forti sono ancora la coscienza e la cultura medievali, è un periodo nevralgico per la storia della civiltà inglese: il passaggio all’età moderna non è più procrastinabile. Nel campo della poesia è, appunto, John Donne che rompe, definitivamente, gli argini, accostando la Fede a certe verità obiettive, ad esempio, all’amore. Tale scelta fa emergere il conflitto tra passione e ragione, certamente, motivo di turbamento della coscienza dell’individuo; ma, d’altro canto, come si fa a pensare alla vita, prescindendo dall’amore e dalla passione, che sono verità connaturali all’essere? E John Donne, esaltando e valorizzando quest’ultima connotazione, risolve il dissidio a suo modo e, perciò, intreccia i temi dello spirito e dei sensi, e lo fa con assoluta naturalezza e senza reticenze. Lo spirito del Medioevo non si è, però, ancora spento, e il poeta si rende conto che certe questioni possono toccare la suscettibilità dell’individuo e, perciò, egli affronta tali argomenti con sincerità e chiarezza, ma da poeta autentico ed esperto, ricorre, con grande perizia, ad una pedagogia molto efficace, che non disdegna l’uso di strumenti di notevole effetto e suggestione, consolidati, ormai, nella poesia, come l’emblematismo, la similitudine, l’allegoria, la metafora. E l’esito è, in molti casi, straordinario, tale da garantire a John Donne un posto di assoluto preminenza nella letteratura non solo inglese.

Iris Dark, misteriosa e inquieta creatura della notte, dopo l'irruente esordio nella poesia metafisica dei suoi primi due lavori Vuoti a chiudere e Silenzi tra gli angoli si cimenta in quest'opera scritta 'a quattro mani' con Carlo Napolitano, autore delle apprezzabili opere narrative di carattere esoterico Oltre la soglia, Il volto dell'Angelo e La notte dell'Arcano nonché dell'inquietante inchiesta Il Triangolo Stregato. Il Mistero del Noce di Benevento. La simbiosi stilistica tra lo studioso napoletano e la naiade riminese raggiunge, in questo romanzo, una sinergia perfetta, immergendoci in una storia avvincente nella quale il mondo di una comunità di recupero dall'impronta New Age perde via via i connotati della normalità per rivelare i retroscena di una regìa sinistra e misteriosa... Un semplice salto nella fiction o uno squarcio nel velo delle tante realtà occulte che agiscono nel nostro mondo? Al lettore le conclusioni...

Emily. Marco. Alex. Un amore meteoropatico. Un amico tornato da lontano. Una passione. Un romanzo intenso che rivela come non si è mai troppo giovani per amare né troppo adulti per ricominciare. La storia di due uomini in viaggio alla ricerca di sé. E quella di donna che nasce dagli occhi neri e silenziosi di una bambina, scoprendo che la vita sa dispensare gioie e dolori molto più grandi di quanto possa immaginare chi non ha mai osato viverla.