Dans ce livre, compos de deux volets, mon intention est de confronter l'humanisme ancien l'humanisme moderne. En opposition avec les modernes, les Anciens s'efforcent d'couter la nature. Respecter l'harmonie naturelle devient la rgle d'or de l'homme ancien qui s'vertue l'appliquer dans toutes les manifestations de sa vie individuelle et sociale. L'humanisme ancien est fond sur l'altrit dissemblable. Pour cet humanisme, l'autre est celui qui ne possde pas la culture du juste (athmistos), le barbare, donc celui qui, au lieu de pratiquer la vertu, s'applique l'exercice de la violence. Cette culture, comprenant la fois une dimension thique et juridique, transforme une vie d'anarchie et de laideur, symptmes de l'injustice, en une vie d'quilibre et de beaut piliers de la justice et du droit. Contrairement l'humanisme d'aujourd'hui fond sur la ressemblance des visages et sur l'galit des existences, l'humanisme hellnique est fond sur la dissemblance. Dans l'humanisme moderne et postmoderne, toutes les vies humaines possdent la mme valeur ontologique, c'est--dire une valeur inhrente l'homme en tant qu'homme.

Per capire l'essenza di una civilt abbiamo bisogno di capirne l'idea di giustizia. Nell'antico Egitto, c'era una dea onnipresente che si chiamava Maat. Questa dea stata considerata dagli scienziati occidentali come la "dea della verit-giustizia," ma allo stesso tempo essi hanno ammesso di non avere capito bene il concetto di Maat che rimasto oscuro perch stato creato da gente che aveva una mentalit molto diversa dalla nostra. Ed vero che l'antico Egitto aveva una maniera di percepire il mondo all'opposto della nostra. Noi, siamo incentrati sull'aspetto materiale del mondo, mentre loro erano incentrati sull'aspetto immateriale pi importante del mondo: sulla vita. Molti testi ritrovati dimostrano che per gli antichi Egiziani, Maat era la luce solare che infondeva la vita. Quindi, per loro, la giustizia consisteva nel far circolare la vita nel microcosmo e nel macrocosmo: uno scopo del tutto ignorato dalla giustizia moderna! Una volta trovata questa chiave di comprensione, i testi egiziani che parlano di Maat e l'iconografia (specialmente la scena chiamata "della psicostasia" o "del giudizio dei morti" che mostra Maat in azione) rivelano all'uomo moderno i loro "segreti." Questo studio universitario, basato sulle fonti accademiche dell'egittologia, della filosofia del diritto e della storia delle religioni apre nuovi orizzonti per capire meglio questa affascinante civilt e approfittare delle sue conoscenze sull'energia solare e sulla maniera di usarla per creare un mondo prospero materialmente e "vitalmente," cio pieno di vita, di felicit, di salute mentale e fisica. La dott.ssa Anna Mancini, nata in Francia da genitori Italiani. Ha studiato la filosofia del diritto a Parigi e la filosofia della mente a Londra. Appassionata dallo studio del sogno, Anna Mancini, ha fatto pi di venti anni di ricerche sul processo onirico e ha creato a Parigi: Innovative You, un'organizzazione dedicata allo studio del sogno creativo. Le immagini dell'antico Egitto furono concepite per "informare" l'inconscio, come fanno anche le immagini dei sogni. Quindi siamo fortunati ad avere uno studio su Maat fatto da una ricercatrice che riunisce sia le capacit razionali accademiche sia un'esperienza del processo onirico che le permette di capire molto meglio l'iconografia dell'antico Egitto.

Dans ce livre, compose de deux volets, mon intention est de confronter l'humanisme ancien a l'humanisme moderne. En opposition avec les modernes, les Anciens s'efforcent d'ecouter la nature. Respecter l'harmonie naturelle devient la regle d'or de l'homme ancien qui s'evertue a l'appliquer dans toutes les manifestations de sa vie individuelle et sociale. L'humanisme ancien est fonde sur l'alterite dissemblable. Pour cet humanisme, l'autre est celui qui ne possede pas la culture du juste (athemistos), le barbare, donc celui qui, au lieu de pratiquer la vertu, s'applique a l'exercice de la violence. Cette culture, comprenant a la fois une dimension ethique et juridique, transforme une vie d'anarchie et de laideur, symptomes de l'injustice, en une vie d'equilibre et de beaute piliers de la justice et du droit. Contrairement a l'humanisme d'aujourd'hui fonde sur la ressemblance des visages et sur l'egalite des existences, l'humanisme hellenique est fonde sur la dissemblance. Dans l'humanisme moderne et postmoderne, toutes les vies humaines possedent la meme valeur ontologique, c'est-a-dire une valeur inherente a l'homme en tant qu'homme."

Here, at last, are the long-awaited Sather Classical Lectures of the great historian Arnaldo Momigliano, In a masterly survey of the origins of ancient historiography, Momigliano captures those features of an ancient historian's work that not only gave it importance in its own day but also encouraged imitation and exploitation in later centuries. He reveals the extent to which Greek, Persian, and Jewish historians influenced the Western historiographic tradition, and then goes on to examine the first Roman historians and the emergence of national history. In the course of his exposition, he traces the development of antiquarian studies as distinctive branch of historical research from antiquity to the modern period, discusses the place of Tacitus in historical thought, and explores the way in which ecclesiastical historiography has developed a tradition of its own. All these lectures illustrate Momigliano's unrivaled ability to combine the study of classical texts and the history of classical scholarship. First delivered in 1962, the lectures were revised during the next fifteen years and then held for annotation that was never completed. They are now published from the author's manuscripts, collated and checked by Momigliano's literary executor, Anne Marie Meyer, of the Warburg Institute, with a foreword by Riccardo Di Donato, of the University of Pisa. The text is printed as the author left it. Sather Classical Lectures, 54